lunedì 20 dicembre 2010

AUGURI !


Arriva il Natale e presto l’Anno nuovo.
Dentro di noi però resta, anche in giorni di festa, una sensazione nascosta. Sentiamo che attorno l’atmosfera è diversa rispetto agli altri anni, meno serena.
Noi dell’Anppia siamo come gli altri ma con un sentimento in più. Il ricordo dei nostri cari che passavano il Natale nelle carceri o al confino o in esilio è il confronto che non ci permette il lamento, ne la recriminazione perché la nostra vita è spesa nell’impegno di farli vivere in noi,
di non farli dimenticare.
Auguri di cuore ai soci, ai loro parenti, ai nostri collaboratori e al nostro Paese.

Guido Albertelli


Roma, 20 dicembre 2010

venerdì 10 dicembre 2010

DOCUMENTO PROGRAMMATICO ELABORATO DAL DIRETTIVO DEL COORDINAMENTO A.N.P.P.I.A. DELLA TOSCANA Empoli [FI], 4 dicembre 2010

Le forze politiche democratiche e le associazioni Antifasciste e della Resistenza della Toscana fanno conoscere la propria preoccupazione in merito all'avanzata di una ideologia diffusa di stampo fascista, che può essere l’esordio anche nel nostro territorio, di un radicamento di soggetti politici discriminatori. La "cultura" fascista è ormai un fenomeno di massa, soprattutto nelle generazioni più giovani, anche se per ora, si traduce solo in minima parte nell'adesione a precisi soggetti politici. Tuttavia una fascia più ristretta di cittadini si definisce coscientemente di estrema destra, e in seno ad essa, si producono fenomeni preoccupanti, come l'apertura di centri sociali di estrazione fascista e il radicamento di Forza Nuova. Fenomeno ancor più preoccupante per le sue caratteristiche di massa è l'affermazione del nuovo fascismo (di un genere tutto suo) della Lega Nord, che in Toscana ha mostrato una rimarchevole crescita nell'ultima competizione elettorale (6,48% corrispondente a 98.523 voti che hanno procurato 3 seggi nell’Assemblea regionale.
Alla luce di questi eventi le stesse forze organizzate hanno deciso di monitorare sul territorio di riferimento i fatti di matrice fascista e razzista ed i fenomeni politici nostalgici che qui si svolgono, nell’intento di ricostruire il percorso che ha creato l’evento, individuando i personaggi e le sorgenti di finanziamento di queste organizzazioni. Il monitoraggio ha lo scopo di fermare sul nascere ogni fenomeno di violenza fascista o xenofoba, identificando immediatamente le responsabilità e denunciando i fatti alle forze dell'ordine e informando i media per tenere alta l'attenzione della comunità affinché si arrivi a processare regolarmente i veri responsabili.
Questi obiettivi devono essere perseguiti con mezzi giuridici e amministrativi, mentre è da rigettare qualsiasi ipotesi di "antifascismo fai-da-te", come le "controronde" che, utilizzando forme di azione politica ai limiti della legge, avrebbero come unico effetto la conferma del mito dei "contrari radicalismi", finendo col mettere fascisti e antifascisti sullo stesso piano,legittimando, pertanto, i primi.
Dovere vitale delle forze democratiche e dell’associazionismo sarà l’allargamento della cultura antifascista soprattutto nei luoghi istituzionali e non solo, di aggregazione giovanile dove molto spesso i giovani aderiscono alla dottrina neofascista più per tendenza del momento che per principio. Per far questo si propone di sviluppare forme di cooperazione con le scuole del territorio, oltre che, ovviamente, i centri sociali, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, i gruppi di boyscout, gli oratori e con gli Enti locali di primo,
secondo e terzo livello, per affermare i valori della democrazia e la necessità della distruzione di ogni forma di razzismo. Le proposte che seguono sono aperte a tutti i partiti e movimenti che ne accettano lo spirito e che s’impegnano unitariamente a condurre azioni per la pace, la libertà e la legalità.
L’espansione ed il rafforzamento della cultura antifascista farà fondamento sui successivi quattro punti:
1) sulla conservazione della memoria storica dell'Antifascismo, della Resistenza, e dei valori che questi comportamenti hanno manifestato e continuano a comunicare contro la dittatura fascista;
2) sulla cognizione della Costituzione italiana e della scienza del governo che in essa ha trovato una sintesi;
3) sul potenziamento dei Comitati zonali del movimento “Salviamo la Costituzione”;
4) sull’indebolimento delle leggende alla moda, iniziando da quella del "fascismo come concezione di vita", serbando invece memoria su quali reali spregevoli interessi rispondeva quel regime trasformista.
Al riguardo, per il prossimo mese di marzo, sarà organizzata una prima iniziativa interprovinciale nella città di Empoli sul tema “Il Voto, l’Educazione e il Lavoro: pilastri dell’antifascismo nella Costituzione italiana”.